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rovina furon tolti, come per lo stesse me
tivo avvenne ad altre Porte, siccome ab-
biamo già detto, coll'aver di essi dimostrato
il per noi glorioso significato. Dalla parte
poi, che corrisponde in Città non vi è co-
sa alcuna di notabile , se non nella lunetta
sopra la Porta una lodata Pittura di Miche¬
le di Ridolfe del Ghirlandajo, nella quale
è espressá la Bearissima Vergine in mezzo a
S. Gio. Batista, ef a S. Ambrogio, da cui il
nome già trasze la Porta, ed a cui ebbero
sempre special devozione i Fiorentini, te¬
tendolo tra i Protettori della Città, per la
ragione, che vien riferita da Paolino Dia-
cono nella Vita del Santo, e che noi abbia¬
mo altrove riportata
Qui fa duopo rammentare per supplire
all' omissione da noi fatta negli antecedenti
Volumi, che il Granduca Cosimo I. pel ti-
more della guerra co' Sanesi, ordinò nel
1552, che Firenze fosse fortificata, e a tale
oggetto a diversi Architetti assegnò le prin-
cipali Porte della Città. Per la fortificazione
di questa della Croce vi presiedè Francesco
da S. Gallo, per l'altra di Pinti Gio. Batista
appellato il Tasso, il Cav. Baccio Bandinelli
per quella di S. Frediano alla Porta al Pra-
eo, ed alla Porticciuola d’Arno Benvenuto
Cellini, a Pasqualino d’Ancona quella di
S. Pier Gattolino, a Giuliano di Baccio l’al-
tra di S. Giorgio, e al Particino la Porta a
S. Nic¬