86
Monache, che più non vi sono. Oltre di
ciò mirabilmente convalida l'antichità di
questo luogo una Bolla di Pasquale II. del
1103. diretta a Giovanni Vescovo di Fie-
sole, e riportata dallo stesso Ughelli (Tomo
sudd. pag. 237.) e quindi confermata con
altra d'Innocenzio II. del 1143. (ivi 241.
ad altro Vescovo Giovanni, da Celestino II.
nel 1143. (ivi 242.) al Vescovo Gionata, e
da Anastasio IV. nel 1153. al Vescovo Ri-
dolfo (ivi 244.), in cui confermasi ai Ve¬
scovi di Fiesole la già fatta donazione di
questo Monastero.
Desideroso di viepiù illustrare questo
Juogo, e di confermare il sin qui detto,
colle debite permissioni di Monsig. Ranieri
Mancini Vescovo degnissimo di Fiesole, il
quale in tutte le occorrenze mi si è mostrato
connivente, penetrai nel Monastero sulla
supposizione di rintracciar nuove notizie;
ma rimasero bentosto deluse le mie speran¬
ze , mentre trovai l'Archivio sprovvisto
quasi affatto di monumenti antichi, alcuni
dei quali, che mi sembrano più opportuni,
più sotto riferirò, affinchè ancora questi la
sorte non incontrino degli altri. Viddi ben-
si, e non senza maraviglia, nella Cella della
Badessa pro tempore una piccola memoria
scolpita in pietra arenaria, la quale se per
motivo dell'antichità, che tutto corrode,
non ci somministra notizia alcuna; ci ri-
corda