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sa risentire le sue beneficenze, avendone ai
19. Agosto dell’anno istesso ordinato il ri¬
sarcimento, oltredichè ai 25. Novembre 1782.
alla medesima donò il celebre Ambone,
che era stato, come dicesi, trasportato da
Fiesole, come una gloriosa spoglia della de¬
bellata Città, e che fu alzato in S. Pietro
Scheraggio Chiesa domestica della Republi¬
ca Fior; in cui fatte furono molte allocu-
zioni in occasione di Consigli pubblici per
gli affari 1 più interessanti della Republi-
ca, e quindi ove predicò più volte l’Arci-
vescovo S. Antonino. Sotto vi è stata ap
posta un'iscrizione riportata nell'appendice
sotto il num. XV. Quest'Ambone è compo-
sto di sei quadrati, tre dei quali erano nella
Compagnia degli Stipendiati, e gli altri tre
nella menzionata Chiesa di S. Pietro Sche¬
raggio. In ciascuno di essi sonovi alcuni
Misteri di G. C. in basso rilievo espressi cosi
goffamente, che mirabilmente indicano e
l'antichità dell' Artefice, e a qual grado
ridotta fosse in quei tempi la Scultura. Sot-
to tre quadrati sonovi incisi i tre seguenti
versi, essendone gli altri mancanti:
Tres tria dona ferunt trinum de sidere querunt,
Nobis admixtum cernunt animalia Cristum
Angeli pendentem deponunt cuncta Regentem.
L'essermi imbattuto negli Atti della
Sacra Visita quivi fatta nel 1568., ove di-
cesi esservi stato trovato il SS. Sagramento
in