pia Ubaldini, il B. Domenico da Campi
Discepolo del B. Tommaso da Firenze det-
to comunemente da Rieti, il quale mori
circa il 1480., e non circa il 1440, come
dice il Cav. Guido Forti nel suo Agiologi¬
co Etrusco pag. 10., il B. Cherubino Cap-
poni morto nel 1480. e non nel 1418.
come col Dempstero T. 2. Lib. 5. Cap. 18.
ha asserito il medesimo Forti, il B. Bernar-
do Scarlatti morto nel 1496., il B. Angio-
lo Bonsi morto ai 12. Gen. 1500., e il B.
Mariano Zeffirini da Cortona morto ai 9.
Settembre 1509., il quale non soltanto Lo-
renzo il Magnifico, ma la Città tutta avea
in concetto di Uomo di Santi costumi, e
di rara prudenza. Narra di questo Beato
il Manni nel T. XI. dei suoi Sigilli, che
essendo venuto in Firenze il celebre Silvio
Piccolomini, che divenuto Supremo Capo
della Chiesa, il nome assunse di Pio II.
per coltivare le lettere, ove aveano allora
sicuro asilo, il B. Mariano nel 1494. s'in
trodusse in casa di Lorenzo il Magnifico.
che lo prese nella Corte di Giovanni suo Fi¬
glio. Tra le altre più preziose Reliquie, che
in Firenze essi recarono non è da omettersi la
Tonaca di S. Francesco, quella stessa, di
cui era cinto, mentre ricevè le Stimate
aspersa di Sangue, come ci attesta S. Bo¬
navventura al Cap. 15. Dexterum quoque
latus quasi lancea transfixum rubra cicatri¬
ce