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les B. loannis Evang. Boldrone morantes in Po-
pulo S. Laurentii in Monasterio della Trinità
Dopo le tante ricerche per sapere il motivo di
questo loro passaggio mi sono imbattuto in altra
Carta del 1385. dell’istesso Archivio, da cui risulta
essere stato già il suddetto Convento della SS. Tri-
nità unito a quello di Boldrone. Ho trovato e-
ziandio, che a questo di Boldrone fu unito l’al-
tro di S. Maria di Querceto di Via S Gallo, e
l’altro di S. Michele Arcangelo della Ginestra
presso Montevarchi. In questi tre Monasteri la
Badessa di Boldrone avendo assoluto dominio,
gli visitava, puniva le Monache delinquenti, le
facea passare da un Convento all'altro, non ci
essendo allora Clausura. Queste Monache di Bol¬
drone andavano in questi Monasteri per Bades-
se, come avvenne nel 1445. nella persona di
D. Elena Bischeri, che andò Badessa nèl Mona¬
stero della Ginestra, e D Giovanna Amidei nel
1450. andò Superiora in quello della SS Trinità,
come nota il Fortunio nell' Istorie Camald. Lib.
II. pag. 175. Allora le Badesse di Boldrone avea¬
no grande autorita, erano a vita, e concorrevano
perfino nei Capitoli Generali all’ elezione del
Generale dei Camaldolensi
II Card. Giulio de’ Med ci Arcivescovo di Fi¬
renze, ehe fu poi Clemente VII, mentre trova-
vasi in Villa o a Careggi, o a Castello spesse
volte le visitava, e mosso poi a pietà dell’angu¬
stia del,Monastero, fabbricò a sue spese un no¬
bilissimo Dormitorio, e Refettorio; esaltato al
Soglio Pontificio continuò a beneficarle
Nel secolo decorso fu rimodernata la Chiesa
e adornata con belli stucchi col disegno di Gio¬
vanni Franchi celebre Archiretto Fioren., ed in
tale occasione Niccolò Lapi Pittore Fior. ritrasse
al vivo nella Volta della Chiesa la B. Elisabetta
Sal¬