Full text: Dalla Porta S. Niccolò fino alla Pieve di S. Piero a Ripoli (5)

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meo scripto declaravi, simpliciter omni fide 
credere, quod voluntas dicti Francisci Fratris 
mei ita se veraciter habet; insuper diligenter 
omnia executioni mandare, sicut de jamdu¬ 
dum vestre Vniversitati commissis optime 
laudabiliterque, ut patet, egistis. Non è qui 
luogo il rammentare le difficoltà, e le con- 
trarietà, che Alessandro incontrò per l’ese- 
cuzione della pia volontà del suo Fratello; 
basti soltanto il dire, che lo Scrittore del 
predetto Codice afferma, che ex difficulta- 
tibus, atque adversitatibus D. Alexander se- 
pius tedio affectus quasi a dicto opere retra¬ 
hebatur ; nisi quod quibusdam servis Dei 
atque Religiosis conferens consulebatur, atque 
ab eisdem consolabatur, eorumque monitis 
annuebatur, ne ab inceptis desisteret, eo quia 
vere hoc erat opus Dei, speraretque Divinum 
auxilium sibi affuturum. 
Queste opposizioni per rammentarne al¬ 
cune provennero si per la parte dei suoi 
Confrati, come ancora per quella dei Con- 
soli dell'Arte del Cambio, mentre i pri- 
mi per non violare l'antico costume di 
non sortir mai di Monastero (1), originato 
dalla 
1) Tanto era ivi osservata la Clausura, che nel 
1433. dovendosi per ordine di Eugenio IV. adu- 
nare il Capit. Gener. in Bertinoro, i Monaci 
degli Angioli si scusarono d’intervenirvi scri¬ 
vendo non esser loro lecito præter loci Legem 
clau¬
	        
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