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duta malamente da que' Cronisti anteriore
a Firenze. Ma statemi a sentire, che siate
benedetto. L’antico corso del Mugnone non
era di qui? Non veniva egli dal Ponte alla
Badia girando la Collina Fiesolana, sinchè
penetrando per la larga pianura, e costeg-
giando le radici della Collina, e serpeg-
giando per luogo detto le Cure, e passan-
do non lungi dalla Villa de' Biliotti, e il
già Convento di S. Benedetto, s’ inoltrava
a traverso della Viaccia fino alla via Fru¬
sa, cosi detta forse dal suo flusso, giacchè
tra queste due vie si trovano ancora le
ghiaje del suo letto; e quindi per quei
bassi voltandosi verso la Città passava per
Pinti, e per Cafaggio, e per via S. Gallo,
come si chiama ora; e cadendo per via
de’ Gori, e presso Piazza di Madonna, e
Santa Maria Maggiore, andava finalmen-
te a sboccare in Arno, sotto a dove ora
è il Ponte alla Carraja ? Lo sa ognuno
e le Carte antiche lo confermano; e le
ghiaje scavatevi ai nostri tempi ci dimo¬
strano l'antico letto. O badate bene. Se
il Mugnone aveva questo corso, il luogo
detto le Mura era sulla riva destra del
Mugnone. Adesso attendete. Avrete letto
il controverso Editto del nostro Re Lon¬
gobardo Desiderio, che in lettere Longo-
barde si legge in Viterbo; ed è cosa certa
essere più antico del Secolo XIII. Avrete
an¬