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muro principale del Campanile, meglio di 
sei palmi, di manierachè le palle dell'Ar- 
tiglieria venendo, parte per la lontananza 
d’onde eran tratte, parte per lo objetto di 
que materassi, facean nessuno, o poco dan- 
no non offendendo nè anco 1 materassi me- 
desimi, perciocchè cedevano. Cosi si manten- 
ne quella Torre tutto il tempo della guer- 
ra, che durò un'anno senza che mai fosse 
offesa, e giovando grandemente per salvar 
la terra, ed offendere 1 nemici. , Fin qui 
il Condivi. Di questa ingegnosa invenzio¬ 
ne, sembra, che il Giovio tolga la gloria 
al Buonarroti, allorchè nel Lib. 28. pag. 
111. Historiar. sui temporis dell' edizione 
di Firenze del Torrentino del 1552. dice: 
Quidam Lupus Florentinus, qui Turri prace- 
rat, eam demissis storiis duplicibus, densi¬ 
simisque culcitris, & lanarum saccis circum- 
quaque munierat, ut immissas pilas crassa 
mollitie cbiecta obtunderet, & eluderet. Que- 
sto monte fu tosto preso di mira (1) 
dai 
nemi¬ 
(1) Narrano gli Scrittori, che Clemente VII. ansioso 
di sapere la precisa situazione dei Contorni di Fi- 
renze, e della Città medesima per dar gli op- 
portuni ordini al Generale dell'Esercito suo, diè 
commissione a Lorenzo della Volpaja eccellen¬ 
te Maestro nel levar piante, e al Tribolo, che 
ciò avea motivato, di formare la pianta si del 
la Città, che delle sue Colline, e contorni 
Eseguirono difatti di notte tempo con i neces