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mo. Era quivi pure in somma venerazione
altro antico Crocifisso di rilievo donato, co¬
me dicesi, da S. Caterina da Siena, che so-
vente venir solea a visitare le Monache di
questo Convento, che amava come figlie, co-
me risulta da due sue Lettere, che leggonsi
nel Tomo III. della Raccolta delle Opere di
questa Santa. All’ Arcivescovado abbiamo
negli Atti della Visita quivi fatta nel 1682.
da Alessandro Pucci, e da Niccolò Castella¬
ni Vicarj del Cardin. Arcivescovo Francesco
Nerli quanto appresso: Item ostenderunt SS.
Crucifixum S. Catharinae Senensis apud eas ex
traditione indubitatum, & in magna venera-
tione propter gratias innumeras, & mirabilia
obtenta ab hac Sacra Imagine; retinetur in ta-
bernaculo obserato clavi in pariete super cra¬
tes Chori, & a parte exteriori respondenti, ut
visum est. Adest ab intus super tabernaculo
inscriptio dicens:
Diva suum hic liquit Comitem Catharina Senensis.
Attualmente conservasi nel Monastero di
S. Appollonia, ivi trasferito nel 1785. E tra-
dizione eziandio, che la medesima Santa, al-
lorchè irritato contro di essa il Popolo sedi¬
zioso di Firenze, perchè procurava stabilire
la pace fra il Pontefice Gregorio XI, e i Cit-
tadini, dopo essersi rifugiata di luogo in luo¬
guo, e passati evidenti pericoli della sua vi¬
ta, finalmente cedendo alla furia del Popo-
lo quivi si rifugiasse con i suoi discepoli, e
di¬