Full text: Dalla Porta a San Frediano fino al Ponte a Greve (4)

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S. Agostino, detti della Vergine Maria di 
Fregionaia, poco distante dalla Certosa di 
Lucca, i quali non so con qual fondamento 
il Sabellico riferisca, aver ivi avuto il loro 
cominciamento. Passa quindi a concedere 
al suddetto Abate la facoltà di poter quivi 
rimanere nella sua dignità Abbaziale, e po- 
ter disporre, e allogare alla nuova intro- 
dotta Congregazione i beni, e possessioni 
riservatesi sua vita durante, con ritirarne 
annualmente fiorini 80. d’oro di Camera 
A tutto ciò per rogito di Verdiano di Ser Do- 
dato de'Rimbotti da S. Donato de 2. Set- 
tembre 1445. rinunziò in mano di Don Bia- 
gio Camolino Veneto, Patriarca di Gerusa- 
lemme, e questo per vantaggio del Conven- 
to. Un chiaro argomento del concetto gran- 
de, della bontà, ed osservanza regolare, che 
quivi rifiori, è l’essere stato beneficato da 
diversi Sommi Pontefici, tra quali il preloda- 
to Eugenio IV, il quale a’ 20 Marzo-1441. 
incorporò, ed a questo uni la Chiesa, e Mo- 
nastero di Monache, beni, e possessioni di 
S. Maria della Neve di Firenze dell' Ordine 
Pulsanense, annullando la donazione già di 
esso fatta alle Monache di S. Agata, e alle 
Monache della Penitenza dell' Ordine di San 
Domenico. A tale unione, come abbiamo 
da un Rogito de 2. Luglio 1443. esse prestar 
non vollero il loro assenso, anzi se ne ap 
pellarono; per il che fu deputato dalla San- 
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