Full text: Dalla Porta Romana fino alla Certosa (2)

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stremo la consueta fermezza, e costanza d'a¬ 
nimo. Stavangli intorno frattanto i Medici, 
e per non sembrare oziosi, colla stessa loro 
assistenza lo tormentavano; ma egli soffriva, 
ed accettava ogni cosa , che da lor gli fosse 
offerta, non per lusinga di vivere, ma per 
non dare nella sua morte il menomo disgu¬ 
sto ad alcuno; e fin’ all'ultimo si mantenne 
si forte, che scherzava talvolta sulla sua 
morte medesima, come allor quando aven¬ 
dogli uno offerto un Cibo; e chiestogli poscia, 
se gli piacesse, quanto, rispose, può piace¬ 
re a un moribondo. Dopo tutro ciò abbrac¬ 
ciando tutti teneramente, e chiedendo umil- 
mente perdono, se ad alcuno nella sua in¬ 
fermità avesse recata noja, o molestia, si 
dispose a ricevere l’estrema unzione, e alla 
raccomandazione dell'anima. Si cominciò 
pościa a recitare sul Vangelo la Passione di 
Cristo, ed egli mostrava d’intender quasi 
ogni cosa, or movendo tacitamente le lab¬ 
bra, or alzando le languide pupille, e tal¬ 
volta col movimento ancor delle dita. Fi¬ 
nalmente fissando gli occhi in un Crocifisso 
d’argento, e ornato di gemme, e baciando- 
lo a quando, a quando, spirò. Uomo nato 
veramente ad ogni più grande impresa, e 
che erasi governato di tal maniera nelle vi¬ 
cende della fortuna, cui si spesso provò, or 
lieta, or’avversa, che è malagevole a difini- 
re, se ci sia stato, o più costante nelle sven- 
tu¬
	        
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