66
stremo la consueta fermezza, e costanza d'a¬
nimo. Stavangli intorno frattanto i Medici,
e per non sembrare oziosi, colla stessa loro
assistenza lo tormentavano; ma egli soffriva,
ed accettava ogni cosa , che da lor gli fosse
offerta, non per lusinga di vivere, ma per
non dare nella sua morte il menomo disgu¬
sto ad alcuno; e fin’ all'ultimo si mantenne
si forte, che scherzava talvolta sulla sua
morte medesima, come allor quando aven¬
dogli uno offerto un Cibo; e chiestogli poscia,
se gli piacesse, quanto, rispose, può piace¬
re a un moribondo. Dopo tutro ciò abbrac¬
ciando tutti teneramente, e chiedendo umil-
mente perdono, se ad alcuno nella sua in¬
fermità avesse recata noja, o molestia, si
dispose a ricevere l’estrema unzione, e alla
raccomandazione dell'anima. Si cominciò
pościa a recitare sul Vangelo la Passione di
Cristo, ed egli mostrava d’intender quasi
ogni cosa, or movendo tacitamente le lab¬
bra, or alzando le languide pupille, e tal¬
volta col movimento ancor delle dita. Fi¬
nalmente fissando gli occhi in un Crocifisso
d’argento, e ornato di gemme, e baciando-
lo a quando, a quando, spirò. Uomo nato
veramente ad ogni più grande impresa, e
che erasi governato di tal maniera nelle vi¬
cende della fortuna, cui si spesso provò, or
lieta, or’avversa, che è malagevole a difini-
re, se ci sia stato, o più costante nelle sven-
tu¬