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va; ma lungamente continuando la faccen-
da, fu finalmente una tale astuzia scoper¬
ta. Perlochè i Religiosi, acciò compito re-
stasse il lavoro, raddoppiarono a Mariotto,
ed ai suoi garzoni il vitto, e presto fu con-
dotto a compimento
Avanti l’Altare vi è in terra il Depo¬
sito colla figura giacente al naturale, che
di tutto rilievo fece il celebre Francesco di
Giuliano da S. Gallo, indicante Leonardo
di Giovanni Bonafede Fiorentino, Monaco
Certosino, della di cui pietà saranno mai
senipre pubblico monumento quei marmi al¬
zati in tanti luoghi di Firenze, e fuori ezian-
dio per lo Contado, denotanti il suo stemma
gentilizio, avente un Toro rosso rampante
sopra sei monti azzurri in campo d'oro. Fu
questi Abate Commendatario di S Teodaldo
dell’ Ordine di S Benedetto nella Diocesi di
Città di Castello, e nel 1500. fu eletto Speda-
lingo di S.M. Nuova (1), per le di cui preghie¬
re, come si legge in una Carta del detto Spe-
dale, de’ 30. Gennajo 1503, Giulio II. uni con
sua Bolla la Chiesa di S. Clemente a Ponte al
me¬
(1) Prende abbaglio il P. Richa allorchè nella Se¬
rie degli Spedalinghi di S. Maria Nuova dice
T. 8. pag 225. ch. Leonardo rinunziò un tale
uffizio ai 7. Gennaio 1527, mentre in una Carta
degl’Innocenti, esistente nell’ Archivio Diplo-
matico, lo trovo ancora Spedalingo ai 5. Set-
tembre dell’ anno istesso.