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LETTERA DUODECIMA
All’ultima descritta Cappella attraver-
I
sando la Chiesa, si passa nel cosi detto
Colloquio, nel di cui ingresso vi è una Lapida
di marmo, che cuopre le ceneri di Ser Gio-
vanni di Ser Matteo da Romena, morto nel
1443., con Iscrizione in parte corrosa sotto
il Num.” LIV. In una Carta dell’anno 1415.
dell’Archivio di questa Certosa (1) trovo,
che egli insieme con Margherita di Giovan¬
ni Buoni sua moglie, si commessero nel Mo¬
nastero suddetto, donando se stessi, e loro
beni, con promettere obbedienza in mano di
D. Francesco Priore. Nel nominato Collo¬
quio sono degne di ammirazione sei bellis¬
sime Vetrate, dipinte dagl’Ingesuati sul di-
segno di Gio. da Udine (2). Sonovi ancora
alcuni Ritratti a fresco, dei quali dicesi es¬
serne l'autore Antonio detto il Marmassa.
Passato quindi un piccolo Cortile, si fa da¬
vanti il Capitolo, che è un tesoro inestima
bile
(1) Armad. A. Fasc. 2. Perg. R 2.
(2) In una Carta degl’ Innocenti dei 9. Dicembre
dal 1434. sono rammentati due nostri eccellenti
Pittori di finestre di vetro, ambedue del Po-
polo di S. Leo, uno appellato Goro, e l’altro
Bernardo di Francesco.