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quadri rappresentanti i quattro Dottori del- 
la Chiesa, ed i quattro Evangelisti, oltre 1 
molti altri, usciti, come dicesi, dal pen- 
nello del valente Pittore Orazio Fidani. Al 
di sotto vi corrispondono le Manganelle per 
i Monaci, sorprendenti per i minuti inta¬ 
glj, che vi sono, ed in gran numero; e le 
pitture a fresco al di sopra sono di Piero di 
Matteo di Piero, eseguite nel 1501; e le due 
Statue della Madonna, e S. Giovanni so¬ 
pra la porta del Coro d’Ermanno Tedesco, 
fatte nel 1609; siccome il David, ed il Sa- 
lomone del Pinelli, fatte nello stesso anno. 
Un ricco Altare di marmi nobili si erge sul 
Presbiterio, sopra cui è un ricco Ciborio, fat- 
to nel 1595. da lacopo Riccardi, ornato nel 
medesimo anno di undici bellissime Statuet¬ 
te di Bronzo, lavorate da Gio. Bologna ce- 
le¬ 
poi Giovanni XXIII. la Propositura di S. Gi¬ 
mignano, Diocesi di Volterra, stata conferita po¬ 
co avanti al nostro Alamanno, e che era in 
breve per vacare per la di lui promozione al Ve¬ 
scovado di Firenze. Se per altro fosse stato no¬ 
to un nostro Breve di Bonifazio IX. dei 13. Di¬ 
cembre 1401. col quale viene significata al Ca¬ 
pitolo Fiorentino la traslazione di Onofrio a 
Comacchio, e la nuova elezione in Vescovo di 
Firenze del nominato Alamanno Adimari, nè 
il Borghini, nè gli altri lo avrebbero omesso 
nella loro serie, e l’ Ughelli senza mendicare 
altrove le ricerche, avrebbe potuto convalidare 
la sua scoperta con questo sicuro documento.