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con Pittura d’Andrea del Sarto, rappresen-
tante la S. Famiglia, si trova la Chiesa, la di
cui bellezza, maestà, pulizzia, e ricchezza
richiama l’attenzione, e l’ammirazione di
tutti. Se sorpreso, giusta un Diario della
Magliabechiana, dalla magnificenza di que-
sto Santuario rimase l’Imperadore Carlo V.
allorchè, dice il Varchi pag. 581. „ venne
(nel 29. Aprile del 1536.) a desinare al
Monastero della Certosa, e quivi si messe
a ordine, per entrare in Firenze ,, or che
direbbe, se di presente il vedesse fornito di
rare, ed eccellenti pittute? Ma venghiamo
a decifrarne i pregj. Nel di lei primo ingres-
so vi è il Coro dei Conversi, segregato, giu-
sta il costume della Religione, dal Coro dei
Monaci, corredato di pitture di valenti Pro-
fessori. A mano destra si vede un quadro
grande, che accompagna ad altri tre situa-
ti negli angoli di questo Coro, e che rap¬
resenta la Beata Margherita Certosina, di¬
pinta da Rutilio Manetti Pittor Senese, e
discepolo del Cav. Francesco Vanni, il qua¬
le ebbe pochi eguali in vestire le figure di
bianco, come specialmente si osserva in
questa, e in altre pitture di questa Certo-
sa, molte di numero, e tutte piene di spi-
rito, e di vivacità. Al di sotto vi corrispon-
de il seguente epigramma.
Cernis ut edoctae rutilant modo corda puellae,
Et mens sublimis dogmata sacra legit.
Aeter¬