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Benedetto di Maestro Martino (1); e da una
Carta dell'Archivio della Certosa (2), e fu
eretta sul disegno dell' Orcagna, o come
vuole il Vasari, di alcuno dei suoi discepo¬
li. Al primo ingresso in capo di una dop¬
pia maestosa scala si trova una pittura a
a fresco, eseguita da lacopo (3), dal nome
della patria dei suoi maggiori detto vol¬
garmente l'Empoli, e rappresenta nostro Si-
rnore in atto di predicare sul monte ai suoi
Discepoli. Grande era la maestria di questo
Pittore nel dipingere a fresco, come si ravvi-
sa in questa, e maggiormente avrebbe fatto
conoscere questa sua grande abilità in altre
occasioni, ma la disgrazia di esser caduto
dal palco in tale occorrenza, per dar giudi-
zio della pittura, in avvenire lo distolse per
sempre da lavori di simil natura.
Passato il gran Cortile, occupato dalla
parte sinistra di una vasta, e nobile Fore-
steria, a cui và unita una piccola Cappella
con
H
Vol. II.
(1) Leop. del Migliore Firenze Illustr. pag. 49.
(2) Armad. A. Fasc. 5. Pereg. A. quinta.
(3) Altra sua pittura a fresco non rammentata
nella mia prima Parte a pag. 74., è vicino al
Monastero di Boldrone in sulla strada, che di
li conduce a Castello, e in un angolo d’un
altra, che sale al Poggio, e và a Cercina, e
rappresenta un Crocifisso, la SS. Vergine, che
piange, S. Giovanni Evangelista, S. Agostino,
e S. Giuliano.