Full text: Dalla Porta Romana fino alla Certosa (2)

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popolazione dei tempi più remoti di questo 
Paese si rileva da diverse iscrizioni, ed epi¬ 
taffi si Greci, che Latini ivi ritrovati. Un 
Epigramma Greco tradotto in Latino dal 
celebre Anton Maria Salvini è il seguente : 
Tu sine moestitia monumentum hoc cerne, viator: 
Ne quaeso, ride, si canis est tumulus. 
Sum defleta: cinis Domino compostus ab ipso, 
Qui nostro et Cippo talia verba dedit. 
Un’altra Iscrizione, e forse Cristiana, qui- 
vi ritrovata nel 1735, e data in luce dal 
Foggini nella sua Opera De Romano itinere 
& Episcopatu Sancti Petri exercit. de primis 
Florentinorum Episcopis, ed è la seguente: 
B. M. 
FADIAE VE 
RIANENSI 
FILIAE DVL 
CISSIMAE QV 
AE VIXIT ANNIS 
. . 
La più antica memoria, che mi sia avve¬ 
nuto a trovare di questa Chiesa, è una Carta 
del nostro Vescovo Ranieri del 1073. quinto 
Kal. Decembris Ind. XI esistente tralle Carte 
di S. Pier Maggiore, passate ultimamente 
nell'Archivio Diplomatico, e pubblicata dal¬ 
l'Ughelli T. III. pag. 78. in cui conferman- 
do i beni del suddetto Monastero di S. Pier 
Maggiore di Firenze gli assegna et iam Eccle- 
siam B. Petri in Horlagio, et Ecclesiam S. Benigni,
	        
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