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a trovare i Sommi Pontefici, che hanno 
onorato questa nostra Città, senza curare 
l’opinione di alcuni poco avveduti Scritto- 
ri, i quali hanno fatto tutti 1 loro sforzi, 
per darci ad intendere la venuta di Papa 
Pelagio II. nel sesto secolo; ma le diverse 
Iscrizioni, che recano in loro prova, esisten- 
ti nella Chiesa di S. Maria Maggiore, e nelle 
già Chiese di S. Maria degli Ughi, e di San 
Miniato tra le Torri, comecche tra loro 
contradittorie, e non disgiunte da grandi 
anacronismi smentiscono una loro tale as¬ 
serzione. Che cosa più ridicola il dire, che 
S. Sisto Papa (1) soffri nel nostro Anfiteatro 
insieme con S. Lorenzo, Fabiano, e Corne- 
lio, il Martirio? Eppur lo dice il Mecatti 
nella sua Storia Cronologica della Città di 
Firenze pag. 5. il quale il più delle volte per 
secondare le antiche Istorie apocrife, si al¬ 
lontana dal vero, e cade in molti abbagli. 
Già vedo d’avervi stancato, onde per 
non più abusarmi della vostra pazienza, 
mi riserberò ad altra volta il parlarvi del 
magnifico ingresso dell'Imperadore Carlo V. 
Addio. 
LET 
(1) Nella Firenze Sacra, antica e moderna illu¬ 
strata, che presto vedrà la pubblica luce, farò 
vedere il motivo per cui può essere urtato in 
questo errore il Mecatti