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li, il quale mandato dal suddetto Pontefice
in questa Città, come Legato, vi fu ricevu-
to con sommi onori; ma comecchè poi i
Fiorentini seguendo le tracce del Concilio
Pisano del 1409. in cui questo Pontefice, e
Benedetto XIII. furono notoriamente dichia-
rati scismatici, eretici, colpevoli di sper-
giuro, per aver violato il loro giuramento,
decaduti da ogni dignità, separati dalla Chie-
sa ipso facto, con proibizione a tutti 1 Fe-
deli, sotto pena di scomunica, di ricono-
scerli, o di favorirli, cosi non vollero in
simil dignità altrimenti riceverlo, nè tol-
lerarlo nella loro Città.
Giovanni XXIII. onorò Firenze nel 1413.
ma i Cittadini per non inimicarsi il Re La-
dislao non lo vollero ricevere, ma solamen-
te gli lasciarono prendere alloggio in S. An¬
tonio del Vescovo fuori la Porta a S. Gal¬
lo, ma poi dopo tre mesi vi ci fu ammes¬
so, ove poi mori ai 22. Dicembre del 1419.
Martino V. venne a Firenze ai 26. Feb¬
braio 1419. Il di lui solenne ingresso ci
vien descritto minutamente dal Petribuoni
nel suo Priorista MS.
Eugenio IV. travestito da Monaco,o come
altri vogliono da Minore Osservante messosi
in mare per scansare la furia dei Romani,
fomentata da Niccolò Fortebraccio, a forza
di balestrate uscito di Roma, venne in que-
sta Città, come in sicuro asilo nel 1434. do-
Ve