DELL' ESPOSIZIONE.
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Più oltre si trovano spaziosi magazzini, e in
fondo il laboratorio del fotografo dell’ Esposizione
italiana, signor Pietro Semplicini, direttore della
società fotografica toscana.
Questo fu detto per semplice debito di esat-
tezza, dacchè l’ accesso da questa porta non è li¬
bero a tutti, o almeno da molti non è affatto ri¬
chiesto, non essendo nulla di importante nei luo-
ghi a cui essa conduce, e cosi ella soltanto serve
dl passaggio a chi, per le sue speciali incombenze,
è chiamato ad entrare il laboratorio e i magazzini.
Anche la prima porta di sinistra, non è dai
visitatori mai aperta. Essa guida per uno stretto
viottolo alla grande piazza esterna ove si adu¬
nano le stanze destinata alle stazioni della truppa
di fanteria, alle guardie interne ed esterne, ed a
gli ufficiali.
Alle pareti del corridoio sono appesi varii bel¬
lissimi saggi di architettura ornamentale, esposti
dal signor Stampetta di Venezia e alcune bellis¬
sime litografie dei signori Ballagny di Firenze e
Giordana e Salussolia di Torino delle quali di leg¬
gieri saremo convinti che anche per questo lato
l’Italia non avrà nulla da invidiare ad altri paesi,
quando le nuove sue condizioni politiche avranno
assicurato a quest’ arte larga vita e ricca mer¬
cede.
Osservati questi elegantissimi saggi, il lettore
s’introdurrà per la seconda porta di destra nelle
tre sale di scultura che da questo lato si trovano,
e le cui statue, perchè dopo le altre giunte alla
pubblica mostra, non figuravano nella prima edi¬
zione del catalogo officiale.