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GUIDA
della Legazione britannica, e quella del signor Gi
seppe Pieri di Firenze.
Le acque minerali, di che Italia è ricca più
qualunque altra terra sublunare, sono qui schi
rate in bene ordinata falange. Ve ne sono di P
dova, della Valtellina, di Loreto, di Urbino,
Aosta, di Torino, e di mille altri luogi più o me
conościuti. E vi sono anco due grandi bottiglie
acqua del Tettuccio, tutte vestite a nuovo, coll’a
me di Savoia sul cartellino.... cose da far venil
i bordoni. O be’ tempi dei boschetti del Tettucci¬
quando coll’ acque purgative si portavano brir
disi alla salute del Granduca infreddato. L'Ale
magna aveva il suo vino del Reno, l’ Ungheria
suo Tokai, la Francia il suo Champagne, ma
Toscana aveva l’ acqua del Tettuccio, e il Gran
duca la regalava, all’ ingrosso e al minuto, a tut
te le case regnanti d’ Europa, nella stagione de' do
lori di corpo... che prima o poi vien per tutti.
Povero vecchio!... chi lo purgherà ora in Ger
mania dove i dolori di corpo sono all’ ordine de
giorno?!... Ci vuol altro che sawerkraot!...
E perchè non rammentare le pasticche medi
cinali del sig. Claudio Naldi di Firenze, accant
a quel benefattore dell’ umanità che è il signo
Galvagno, inventore di non so quanti rimedi pe
calli?... Anche la Farmacia Carresi, e il proprieta
rio della Farmacia da Candeli hanno dato bell¬
prova di sè in questa esposizione.
La collezione dei ferri chirurgici è qualche
cosa di cosi bello e completo che nulla di più po¬
tevasi desiderare. Vi sono quelli del sig. Cennar.
di Milano, del sig. Barberis di Torino, del signor