SULLO SVILUPPO DELLA FOTOGRAFIA.
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agli obbiettivi di uso comune, costruiscono
tali teleobbiettivi.
Come abbiamo visto, la camera oscura
era conosciuta già nel secolo decimosesto,
ma nè in quel tempo nè in seguito, fino al
principio del secolo presente, si seppe uti¬
lizzarla per fare delle immagini fotografiche;
essa non era che un oggetto di curiosità nei
gabinetti di fisica.
Non si conoscevano da principio le so¬
stanze sensibili alla luce che avrebbero po¬
tuto prestarvisi, ed anche in seguito quando
queste sostanze furono scoperte,
o non si sapeva il modo
d’ impiegarle conveniente¬
mente, o non ci si pen¬
sava affatto, essendo le
menti degli scienziati ri¬
volte ad altre ricerche.
Già da tempi antichis¬
simi era noto il fatto di
cambiamenti che per ragione
dell’ influsso dei raggi solari e
col mutare del calore subivano alcune so¬
stanze ; questo fenomeno ebbe la sua pratica
applicazione nell’ imbiancamento della tela
e della cera.
Le cause di tali cambiamenti rimasero
per lungo tempo sconosciute, e furono at¬
tribuite all’ azione dell’aria o del calore ma
non mai a quella della luce stessa; talvolta
persino al puro caso ma sempre riguardate
prive d’importanza.
Le prime osservazioni fatte con un certo
criterio sull’ azione esclusiva della luce sopra
certi corpi, anzi i primi tentativi di ottenere
delle immagini coll’ aiuto di quell’ agente,
risalgono alla fine del secolo decimosettimo.