(884) DOMENICO VENEzIANo (not. 1438-1461) - Madonna co
Bambino e Santi. Tav. 2,09 x 2,13.
Dalla chiesa di S. Lucia de’ Magnoli. Opera firmata, databile verso il 144.
o poco oltre. Le tavolette della predella sono divise fra la coll. Contin
(Firenze), la coll. Hamilton (già) (New York), il Fitzwilliam Museun
(Cambridge) e il K. Friedrich Museum (Berlino).
(1612) BEAro ANGELICo - Incoronazione della Vergine. Tav,
1,14X1,13.
Dall’Arcispedale di S. Maria Nuova. Databile al 1430-35 c.
8 - SALA DEL LIPPI E DEL POLLAJOLO
La pittura gioconda e calda di FRA FILIro L accompagna coi
minor rigore intellettuale ma con fresca fantasia l'arte dei grandi maesti
del primo Rinascimento. Novizio al Carmine, si applicò dapprima ad un
traduzione in termini di più socievole umanità della visione eroica
Masaccio, accentuando poi sempre più nel gusto del colore opulento
caldissimo, il tono lirico d’impronta quasi romantica delle sue creazion
Subi più tardi, in un breve momento, il fascino dell’Angelico, traducendon
tuttavia le stupite visioni in termini di grazia più umana. Dopo la parente.
angelichiana, per la quale ebbe tuttavia qualche ritorno di fiamma, pervien¬
in una più fusa orchestrazione di forma, linea e colore, ad espressioni intens
di pensosa serenità.
Nei grandi maestri della seconda metà del secolo il punto central
dell’interesse stilistico si sposta dal problema dell’organizzazione prospettic
di statiche masse plastiche alla ricerca di animazione della massa attravers
il moto della linea (Pollajolo, Verrocchio, Botticelli): è in ciò sottintesa un
approfondita concezione dell'uomo e del mondo, un sentimento men
eroico, ma più riflesso e nutrito di una più dubitosa e sofferta esperienz
umana. ANTONIo DEL POLLAjoLO, pittore e scultore (perdita gravissima
due Fatiche d’Ercole di questa Galleria, trafugate dai tedeschi durante
guerra), inizia questo movimento con una pittura che attraverso la lucidii
di smalto del colore e il vigore della linea « funzionale », tesa, rott
vibrante, esprime sentimenti di drammatico travaglio in un’atmosfera qua
allucinata.
Completa la sala qualche quadro di maestri senesi del Quattrocent
legati, sebbene su di un piano più tradizionale, al nuovo linguaggio de
fiorentini.
18