TRIBUNA
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Le sue mogli.
Due furono le mogli di Rubens: Elisabetta Brant la pri¬
ma ed Elena Forman la seconda. Quindi due ritratti vengono
sottoposti al pubblico sguardo ed entrambi sembrano gareg
giare in bellezza e contrastarsi scambievolmente la superiori-
tà dei meriti pittorici che in sè racchiudono.
Ma, se deve dirsi la verità, l’immagine della prima mo¬
glie è quella che maggiormente si rende degna del pennello
si giustamente celebrato dell’autore ; e non già per fisica bel¬
lezza, ma per artistica; ossia per impasto di freschi colori e
per finitezza degli accessorí che ci porgono non equivoca testi¬
monianza della mano maestra che li trattava. Quel tocco spiri¬
toso ed ardito, quell’arte mirabile di ottenere con pochi tratti
la magica illusione del vero, sono le qualità del pittore, che,
con evidenza, rifulgono nelle due mezze figure muliebri ch’e-
gli volle eternare col suo pennello in testimonianza di sentito
affetto e d’indimenticata memoria.