Full text: Montalbani, Ovidio: Diologogia, Overo Delle cagioni, e della naturalezza del parlare, e spetialmente del più antico, e più vero di Bologna, Difeso, lodato, e riferito alla Stella di Gioue

Ap. Diog. 
l.2. 
Ap. Diog 
1.8. 
Euripid. in 
Hecuba 
Oneste. 
Phœenissa. 
Pytag. ap 
Stob. 
Demetr. fa 
ler. 
Quid. de 
Am. 
Seneca in 
ep. 26. & 
40. 
Antipat. ap. 
Stob. 
Plato de 
nat. num. 
18 
la coſa intesa, come intese Chilone, onde il diffetto si molti¬ 
plica, ed arriua a farsi palese , ed in voce , ed in iscritto , e nelle 
altre operationi ancora , conforine sentirono , e Socrate , e Pi- 
tagora con tutta la scola de gli Antichi Saui. Se la ragione non 
sà reggere il freno delle operationi, come discorreua Teofra- 
ſto , non potranno già osseruarsi aggiustate nè le lingue , nè le 
penne. Quando i primi mouimenti non declineranno dall'E- 
quatore , e fisico, e morale , riguard euoli oltre modo riusciran- 
no tutre le humane agende, per quello, che cauiamo da Euri- 
pide , altrimente riusciranno peggiori della stessa negatione , se 
si dee dar credenza al Filosofo di Sarno. Dato per tanto, e con- 
cesso questo Asioma, che la loquella siegue il temperamento 
del corpo , e gli affetti natura li di quello . L'arte non arriua a 
coprire affatto i diffetti , ò gli eccessi della natura, poiche le ce- 
neri nascondono la luce, ma non il calore del fuoco . 
Hei mihi difficile est imitari gaudia falsa, 
Difficile est tristi fingere mente iocum 
Nec benè mendaci risus componitur ore, 
Nec bene sollicitis ebria verba sonant. 
Cantò molto a proposito la musa del Sulmonese. Vn'addot¬ 
trinato Medico Teorico conosce egualmente le crasi di qual 
si voglia parte, e le discrasie colle buone, e le rie conformationi 
delle stesse; Vn gran Maestro della pura naturalezza, e della 
conuenienza de i costu ni hebbe per tanto a dire; che nella 
lingui incolpata, e saggia , tutte quelle attributioni rinuenire si 
possno , che nella costitutione di vn corpo humano potrà os- 
seruare vn Mora lista, e vn'Anatomico, per quello, che auuerti 
Antipatro . Ogni douere vuole , che si parli aperta , e sincera- 
mente , che si dica quello si sente , e si senta quello , che si parla; 
il composto parlerà da composto, il turbato da turbato, il nobi- 
le sossiegato, il vile laidamente,e cosi discorrasi di tutte le sorti 
di persone, che se la fortuna può farci vedere,e toccar con mani 
queste cose, e perche non potrà lo stesso, anzi più, la natura? La 
particolare temperatura de gl'indiuidui oprerà queste diuersità 
nella lingua , e non le potrà operare la Vniuersalità de i tempe- 
ramenti ? Niuno negherà per certo, che gli habitanti di vn luo- 
go non conuengano in qualche cosa temperamentale d'essen- 
za, perche l'aria, e l'acqua, che nodrisce i corpi, e gli compone, 
è la stessa in tutti. Onde può far quel che vuole vn’habitante 
d'vn luogo , egli non si potrà scostare nel suo discorrere longa- 
mente, dalle forme vniuersali del dire: Lingua Magister est Po- 
pulus,
	        
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