Full text: Montalbani, Ovidio: Diologogia, Overo Delle cagioni, e della naturalezza del parlare, e spetialmente del più antico, e più vero di Bologna, Difeso, lodato, e riferito alla Stella di Gioue

AI 
CANDIDI, 
E BENIGNI LETTORI 
Lo Stampatore. 
ON puo stare otiosa la penna, ne addormi¬ 
to l'ingegno dell Autore del presente Trat- 
tato, e Discorso anzi trà i maggiori negotij, 
e trà le più intense occupationi ha l'vno, e 
l'altra più applicabili al publico gusto, e 
servigio. Non vi è distrattione per ga- 
gliarda ch'ella si sia, che vaglia à far declinare la di lui in¬ 
clinatione da qualunque obligo, anche meramente cortese, 
come questo per appunto di discorrere ogn' Anno circa qualche 
nouita bella, e curiosa in honore della sua Patria, e delle Stelle. 
Egli doppo il trigesimo anno di Filososica professione tra i Dot- 
tori Collegiati di quella, hà voluto dedicare ad Astrea la ma¬ 
turità del suo Giudicio coll'addottorarsi di più in Leggi nel 
prossimo passato Mese di Giugno, e passare in vn tratto alle 
Giudicature di principalissimi Magistrati, per potere seruire 
con tutta l'anima (come a tutti è palese) al bene commune. 
E percio tra tanti, e diuersi studi, ed impieghi non hà trala¬ 
sciato di somministrare il solito pasto, e tributo à gli occhi, ed 
alle menti de i Leggitori cortesi, affine che ogn' vno s'affatichi 
di portare l'affetto convenevole à i meriti di ciascuna cosa co- 
nosciuta, ed intesa, e di aggradire iutto cio, che da vn'animo 
buono dipende. E vivete altretanto felici, quanto lontani 
dalle maledicenze sempre sani. 
DIO.
	        
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