Full text: Montalbani, Ovidio: Cronoprostasi Felsinea, Overo Le Saturnali Vindicie del Parlar Bolognese, e Lombardo

Pyt. Himb. 
Hip. Aph. 
Virg. 4. 
Georg. 
Pompon M. 
de situ orbis 
l.2. c.4. 
Padusa 
quasi Padi- 
palus, & 
Vallis Pa 
duspala ab¬ 
breuiatè pro 
nunciata, 
apertum, & 
patente Pa- 
dum ibi in¬ 
nocens cla¬ 
rissimè 
Leo Allat. 
animadu. in 
A. Etr. ant. 
frag. ab In¬ 
ghir edita 
&c. Parisijs 
impress. 
lo di Volana, perche dal Ramo maggiore del Pò di Venetia, 
detto il Pò grande , troppo ingordo , non restassero questi due 
altri Rami minori indeboliti; ed ecco sempre vera la dottrina 
di Pitagora: Oaus si mul iollendum, non si mul ponendum Aiutisi 
il Reno , e si ponga nel Pò , doue hà il suo natural destino : Quò 
natura vergit eò ducere oportet; l'insegnano sino i Medici, ed aiu- 
tisi il Pò , dou'egli si diuide da sè medemo , acciò il peso riesca 
ben compartito , e non si dubiti , ch'egli non vada felicissimo , e 
con quell'energia, ch'egli è connaturale à scaricarsi nel Mare. 
Eridanus quo non alius perpinguia culta 
In Mare purpureum violentior in fluit amnis. 
Cantò Virgilio ; à segno tale , che anche nel Mare si farà cono- 
scere per tale, come notò il Geografo Pomponio : Magnum 
Padum appellant; indè taciius prosilit, ut discussis fluctibus diu 
qualem emisit undam agat, suumque etiam in Mari alueum ser¬ 
uet, &c Basta il dire , che i Toscani aggiustarono il Reno nel 
Pò , ò nella Padusa del Pò , che è tutt'vno , e regolarono il Pò 
medemo sin là con aluei proportionati alla sua vastità ; Adun- 
que il Reno deu'essere conseruato nel Pò , per la conseruatione, 
e del Reno, e del Pò . Io non trouo sù per le historie Genti, che 
meglio s'intendessero d'ogni sorte d'Architettura de' Toscani 
medemi , e però non occorre à replicare contro la souranotata 
assertione ; niuno hà professato le lettere prima , nè meglio de' 
Toscani in Italia ; il Greco Idioma non fù padre al Toscano, gli 
fù fratello solamente ; & il Latino gli fù figlio ; è ben vero , che 
ambidue questi parlari , cioè il Greco , ed il Latino , si hanno 
vsurpato tirannicamente l'impero di tutte le dottrine , che han- 
no trascritto co' loro caratteri , e ne hanno spogliato i Toscani, 
caduti che furono questi dalle grandezze, ed esigliati fuor 
dell'Italia, la quale tutta è diuenuta Romana . Sono fauole 
chimeriche , e sogni i caratteri attribuiti à Damarato , trouati 
nelle tauole Eugubine, e quelli de i frammenti Fiesolani dell'In- 
ghiramo, confutati meritamente dall'eruditissimo Allatio, per¬ 
che gli vni , e gli altri non hanno fondamento veruno di verità, 
e sono inuolti in mille contradittioni , e quest'vna dourebbe ba- 
stare per tutte,cioè che vn’opinione vuole, che si leggessero all'- 
Ebrea, & vn'altra alla Greca ; è niolto verisimile, che i caratteri 
Toscani antichi fossero poco dissimili da i caratteri maiuscoli 
Romani, i quali pure s'accostano molto à i caratteri maiuscoli 
Greci; I Latini professano d'hauere studiato tanto sotto i mae- 
stri Toscani, quanto sotto de' Greci; E perche dunque non 
hau¬
	        
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