accesa al fuoco del Sole, e forse più di Marte, diciamo pure
con historica verità, che fosse vna lingua insegnatrice, la quale
partecipando à gli nuoraini rozzi le dottrine, gli fè viuere sopra
l'ordine de i sassi, e sopra l'ordine belluino. A Marte Gradiuc
non per altro dedicarono la Gramigna gli Antichi, se non per-
che ella col moltiplico di se stessa , e colla sembianza delle suc
foglie, che paiono tante spade , e tante lingue , accenna la for
tezza esercitata nell'instrumento vitale delle mani, e l'espressiua
del sapere , diffusa , e moltiplicata per mezo la lingua nel terre-
no d'infinite orecchie, concorrendoui vgualmente Minerua à
compire le operationi, e della fortezza, e del sapere: Quippè
idem numen, & Palladis, & Mineruae, & Martios animos pe¬
ctoribus loricatis, & togatis praecordijs, aut palliatis vim iudicandi
censendique inspirare creditum est, come per appunto ce n'au¬
uerti vn'Erudito, parlando d'vna delle nationi nostre progeni-
trici. L'istesso Marte adunque in compagnia di Minerua
guiderà la mia mauo , darà il moto alla mia penna , e la voce al-
lo'ngegno , il quale potrebbe riuscir non ingrato à i più saggi , e
prudenti ; onde io per appunto à questi soli ossequiosamente de-
dico, e raccomando tutte le mie letterarie faticne: Canam pru
dentibus, prophani claudite fores.
Pitagora, per cominciar di qui , della Etrusca Filo sofia gran-
dissimo banditore , à cui s'addatta quello , che del suo Epicuro
disse Lucretio:
tu patria nobis
Suppeditas pracepta
Le più belle, e le più recondite memorie de i primi nostri fon-
datori lascioci. Egli, che tanti scientifici tesori accumulò, quan-
ti paesi cercò curioso, ed ansiosissimo di sapere, encomizato dal
Sulmonese
S.
Mente Deos adist, & quae natura negauit,
Visibus humanis oculis ea pectoris hausit.
Nell vltime spiaggie Orientali d'Italia fermatosi per più anni
sino al fine di sua vita imparò quello , che gli era restato da in¬
tendere, e lo communicò in precetti à numerosissima turba di
giouani, del quale pure l'historico Liuio cosi ragiona: Samium
Pytagoram in ultima Italiae ora circa Metapontum. Hera
cleamque & Crotonem iuuenum amulantium studia caetus habuisse
constat. Gli Etrusci, ò Toscani, indigeni per moltissimi secoli
dell'Italia (se bene hauessero hauuto da i lidi la loro origine
primiera, ò qualche mischianza con quegli) cresciuti, e molti¬
A 2
pli¬
Cardin. de
Cusa in l.
comp. c. 22.
& 3.
Ouid. l. 5.
fast.
Ricc. comm.
symbol.
Alciat.
embl. 26.
Budans l.1.
de Asse.
Seruius.
Pytag. at.
Stob.
Lucret. 1.3
de n.r.
Cic. Tusc.
quast.
D. Aug. l.7.
conf. & l.10.
Ciu. c. 29.
Ouid. I.15.
Metam.
Tit. Liu. I.1.
Dec. 1.