donna al naturale in basso tilieuo, inscritta in tal maniera, che
tuttauia si vede in vn muro incassata.
GAVIA L. F.
PRIMA FECI.
E ci rappresenta vna gentilissima Matrona, che come Gauia
Plin. l.10. c.
veramente nidificaua nelle pietre, per far nascere immortale al
32.
mondo la fama della sua beneficenza; Ne i medemi primi subur¬
bij dell'eminenze orientali de i colli, varie grotte incauate nel
terreno Tofaceo, e di Macigno, ed anche di Gesso, stauano ap-
parecchiate per varij, ed importanti vsi politici, come di conser-
uare vini, od altro, auanti che fossero introdotte le cantine det-
te Tuate, con antico vocabolo a tuendo dal difendere, e conser-
vare le viuande d'Estade, e l'altre cose; ouero seruiuano le me-
de me grotte per quei Cittadini, che si voleuano sequestrare da i
rumori del volgo , e dedicatsi tutti alla contemplatione delle ca-
gioni più recondite della natura, cercando il lume Platon co
delle cauerne, che è vn lume intellettuale, e più luminoso di quel-
lo del fuoco , e del Sole, poiche il lume nascosto è vn'atto della
Plato in 7.
mente, ed vn lume Ange ico, e non materiale, e tale costume
de Rep.
di ritirarsi a filosofare all' ombra de i monti longhissimamente
Rhodig. l.1.
hà durato, deriua to da i Samotei de i Galli, arriuando sino al
c.1.
tempo de i più osseruanti , e de i più da bene del Cattolichismo,
Ficin. in
intendendo in quelle ritiratezze di sfuggire principalmente i vi-
comm. Pl.
Cas. lib. 6.
tij delle oscenità del Mondo, e delle detrattioni, come santamen-
comm.
te discorre Gregorio Santo, e per godere in somma quà giù an-
Xenoph.lib. cora quei beni, che nella bilancia di Critolao preponderano a
de aquiu.
tutti i gusi mondani ; ò dormendo con Epimenide, ò vegghian-
temp.
do con Timone, Leggo in vno de i nostri Historici queste note:
Laertius.
Super quibus montibus erant iamdiu Castra, Villae, & Palatia
S. G'eg. in
plur imorum nobilium ciuium Bonon, & maximè philosophorum
pl. Reg. 13
nostrorum in eis pro commodiori studio, &c. Quelle grotte, come
Cicero l. 5
se fossero state ampi Palaggi, erano di capacità grarde per le
Tusc. quæst.
longbe dimensioni , che ci rappresentano i numeri incisi in lapidi
Id. in lib. de
Amicit,
antichissime vicino a San Vittore di Barbiano, monte amenissi-
Bolegnin. in mo per nobilissimi edifitij, trà' quali è il superbo Palaggio de
con m.priu.
Signori Guastauillani, e per Fontane celeberrimo, e per hauerui
Theod.
siudrato longamente ritirato Bartolo, la Lucerna delle Leggi,
Theod. Zu-
ed altri Eminentiss mi Soggetii.
uing.
Pand. Coll.
Th. Corr. de
eloqu. l.4.c.
97.
*..