Full text: Montalbani, Ovidio: Cronoprostasi Felsinea, Overo Le Saturnali Vindicie del Parlar Bolognese, e Lombardo

13 
ne i di lei gesti la pudicitia di Scipione, nella fronte l'ingenui- 
tà di Catone , ne i moti la grauità di Frontonio , ne gli occhi la 
continenza di Soctate, ed in tutto il resto la longanimità d'Vlis- 
se, la fede di Fabritio , e la diligenza di Temistocle , si che a lei 
più, che a Pisone s'addatterebbe il Panegirico seguente. 
Quis non attonitus Iudex tua respicit ora? 
Quis regit ipse suam nisi per tua pondera mentem? 
Nam iu siue libet pariter cum grand ne nimbos, 
Densaque vibrata iaculari ful mina lingua, 
Seu iuuat astrictas in nodum cogere voces, 
Et dare subtili vivacia verba catena 
Vim Laertiadae, breuitatem vincis Atridae 
Dulci, sive magis liquidoque fluentia cursu 
Verba, nec incluso sed aperio pingere flore 
Inclyta nestorij cedit tibi gloria Medis. 
Dalla Longobarda, e dalla Latina fauella miste, ed alte- 
rate insieme ne nacque la Italiana lingua, la quale doue la 
Lombardia, ed il Latio concorreuano più, che altroue, in 
Bologna, come notano grauissimi Scrittori, hebbe principio. 
si che questa Patria può vantare vn'hereditaria giuridittione 
d'essere legislatrice in questa istessa professione , e di saper com- 
municare, e diffondere regolatamente gl'interni sensi per tutto 
Ogni ragione vuole , che il Bolognese parli , e scriua con ogni 
ragione correttamente, come quello, che non infrange in mo- 
do alcuno frà i denti le sillabe , nè le inghiottisse entro il palato, 
nè meno fà sfumare gli accenti pe'l naso, nè può essere in modo 
alcuno tassato di garrulo, e frettoloso ; ouero di tumido inciui 
le , ò pure di rustico , e dispettoso , e finalmente non può essere 
sospetto d'inutile prolissità . E se bene dal volgo de gl'ignoran- 
ti,ò de' maligni io fossi rampognato di troppo audace difensore 
di frasi , che muouono frequentemente a ri o i più tetrici an 
cora con tante intercisioni , ed anfibologismi, io rispondo al¬ 
tretanto modesta, quanto intrepidamente, che la gene¬ 
rosità del Leone della mia Patria animosamente dispreggia si 
fatti dispreggi , e gli basta, che il vero , ancorche appò molti ce- 
lato , ed occulto se ne rimanga , non muoia, e non resti del tut- 
to estinto; ella hà sempre hauuto più ampie le materie dell'inui- 
dia, che della compassione, come fù quella del Triumuirato. 
Haud procul hinc parui iacet insula clara Lauini 
Tres quondam complexa duces, & conscia rerum, 
Contracts tantas miserata est foedere clades. 
Onde 
Catal. Gl. 
Müdip. 10. 
Ouid. ad 
Pis. 
Mistio est 
miscibilitem 
alteratorum 
vnio 
Aristoteles. 
Lucas Gau¬ 
ric. in Kal. 
Bemb. pros. 
p. 1. 
Pr. sc. Bell. 
l. 3. dist. 3. 
Nicostrat¬ 
ap. Stob. 
Plutarc lib. 
de Educat. 
Seneca in 
Medea. 
Sc. B. in P. 
B.
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer