Procop. l. 3
B. Gottici.
T. Liu. I. 7.
Dec. 4.
Corn. Tacit.
J.12.et l.17
Annal.
Or. di N.
volg. da Gr.
M.
Sueton. in
oct. & in
Ner.
lac. Phil.
Berg. l. 14
Hist.
Guicciard.
H.l. 9.
Bonon. Epit.
Natal. com.
l. 4. & 6.
Mythol.
Farra Sept.
f.193.
Hyg.l.1.Fab.
c. 35. & l. 2.
de sign. cal.
in sag. Astr.
Sfinge per la
scienza nel
tratt. della
Sap. de gli
Antichi del
Ciolo.
Licet. in lib.
inscr. Li-¬
theosphorus.
Girald. de
Ann. & M.
Vitrun. l. 9
c. 2.
Cic. l. 3. de
nat. D.
Plato de
Rep.
Ficin. i Arg
Ep. 2. Plas.
Sfinge sù l'Elmo di Pallade, ò la Verga di Prometeo in faccia al
Sole, per essere quegli dell'intelligenza delle cose, non meno ve-
ridici Oracoli, che dotte vittime delle Muse Pitagoree. La pietra
Liteosforo, od illuminabile Bolognese, non è ella vno stupore
della natura, ed vna prerogatiua singolarissima della nostra Cit-
tà? onde sarà verissimo , che il Sole appresso di noi abscondita
producit in lucem. Le cose all'hora riescono più belle , quando
dalle più scure difficoltà vengono prodotte all'aperto delle noti-
tie, secondo il parere di Platone , e de gli altri maggiori lumi del-
la Filosofia. Quindi è, che le picciole reliquie della più vec-
ch'a Antichità, quasi ceneri d'arsi legni restateci , sono degne
d'essere esattamente specolate: Aspicite , o Ciues senescentis ima¬
ginis formam, pare che a ciò ne inuiti l'Orator facondo Roma¬
no; però che sono, come i semi della rediuiua Fenice.
Hos velut in massam cineres in morte coactos
Conflat, & effectum seminis instar habent.
La Lucerna d'Epiteto Filosofo, ancorche di vilissima creta, fù
apprezzata trè milla dramme d'argento, per la sola relatione,
ch'ella haueua a grandi lucubrationi; ogni poco di reale, che
s'habbi, in materia letteraria particolarmente, è assai, poiche l'In¬
telletto humano, a guisa del Sole, secondo Otfeo , cha risce il tut-
to; e non altrimente da menoma parte di circonferenza condu-
ce a misura certissima l'intero d'vn smisurato cerchio il Geome¬
tra; onde anch'io in questo Anno sul geroglifieo serpe del Sole-
che in se sua per vestigia voluitur , confido di potere moltiplicare
le proportionate misure di vecchissimi tempi, e far' vscire alla
luce le più recondite, ed astruse attioni de' nostri Progenitori, i
quali hanno hauuto il vanto di primi trouatori d'ogni più degna
professione; odasi Silio parlante della natione Etrusca primiera.
Bissenos haec prima dedit praecedere fasces,
Et iunxit totidem tacito terrore secures,
Haec altas eboris decorauit honore curules,
Et Principis Tyrio vestem praetexuit ostro,
Haec eadem pugnas accendere protulit aere, &c.
Odasi anche Diodoro il Sicolo , che fiori poco innanzi al tempo
d'Augusto: Duces exercitus pluribus insignibus decorarunt, licto¬
res illi, eburneam sellam, Togam purpaream adijcientes. Domi¬
bus addiderunt portieus, in quis seruorum, ac concurrentium turba
diuerteret, quos imitati postmodum Romani, inque melius cuncta ad
suam Rempublicam traustulere; literis quoque & rerum naturalium
inuestigations, ac Theologia plurimo tempore impenso, &c. Le ri¬
nolutioni del Sole, quasi che l'acque radicali del di lui Fonte
por¬