GIORNATA
1505
di quegli antichi che vollero tributarle a un
cane principesco, scriveremo che ancor vi re¬
stano le ossa del benemerito animale, dissot-
terrate nel 1838, e racconciate nell'orrevol tu¬
mulo dall'attuale proprietario.
Il cavaliere Domenico Doria, fratello DEL PRIN¬
CIE abita l’ALTRO PALAZZO che siede accanto alla
villa, e guarda in fronte la chiesa gentilizia
di S. Benedetto. Nascosto finora agli occhi di
chi passa da una importuna muraglia, e da al¬
beri piantati senz'ordine sul terreno che gli è
dinnanzi fino alla pubblica strada, torna ora al¬
l’antico splendore per liberale dispendio del lo¬
catario, che atterrati quegli ingombri, e spar¬
tito il suolo in simmetriche aiuole, diede impo¬
nente prospetto a passaggieri, e delizioso in¬
gresso a chi ascende. Non può dirsi con sicu¬
rezza a quale artefice se ne debba il disegno;
nè m’adagio all'opinione dell' Angelini che il fa
dell'Alessi, mentre (s’io pur dovessi supporre
lo stile s’accosta a Giovann’Angiolo, specialmente
nella scelta dell'ordine e delle membrature, e
» meritevole di questa memoria, e perché servi in vita si
» grandemente ad ambidue le leggi fu anco giudicato in morte
» doversi collocare il suo cenere appresso del sommo Giove,
» come veramente degno della reale custodia.
» Visse xi anni e x mesi — Morse in settembre del 1615
» giorn. 8 ora 8 della notte n.
35