Full text: Guida artistica per la città di genova (3)

SESTA 
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questi fratelli occupati per altri dipinti in casa 
Doria, e più la bozza (venutami sott' occhio in 
casa privata) di mezzo il quadro, sottoscritta 
de lor nomi a grosse lettere. Lascerò ad altri lo 
spiegare cotesta stranezza, come i due Semini, 
usi a segnare ogni lor quadro men felice, se 
ne astenessero in questo di cui non conosco il 
migliore. 
Le tavole de secondi altari (che non più di 
quattro ne ha la chiesa sui lati, e i due primi 
mancanti di cose stimabili) alludono al Tito- 
lare, e all ordine religioso che stette quivi fino 
a' tempi nostri. In quella a sinistra il cav. Do¬ 
menico Passignani espresse S. Benedetto che tor¬ 
na alla luce un fanciullo a vista di molto popolo. 
Dopo aver veduto nelle nostre lunghe perlustra¬ 
zioni non più che due tele dell'illustre fiorenti¬ 
no, e queste si malmenate dal tempo o da' ri¬ 
stori da farcelo cadere in dispregio, paiono tali 
le bellezze della presente, che l’occhio non se 
ne sazia, e l’animo ne prende conforto. Quanto 
allo stile, nol direi seguace de' veneti a tale, che 
i begli esempii di più severe scuole, e la natura 
stessa non v’abbiano lor parte, e se debbo dir 
quale, noterò la sobria composizione, le pieghe 
maestose e vere, la filosofica evidenza de' volti, 
e un dintorno accurato; cose tutte che acqui¬ 
stano efficacia da un colorito che confina al pao¬
	        
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