Full text: Guida artistica per la città di genova (3)

838 
SESTA 
pio di questa, anzi ogni opera insieme raccolta 
non ne potrebbe agguagliare il prezzo. Tutto il 
resto della cappella è un fastidio, e più ch’ al¬ 
tro l’affresco che per buona ventura di chi’l 
fece, venne a noi senza nome. Putono de’ fra- 
telli del Guidobono le due mezzelune ad olio, 
locate per ischerno in questo luogo dove ha sede 
quel gentile toscano, e dove trovaron riposo le 
ceneri del nostro Fiasella. 
Il prossimo altare che pompeggia in ispazio 
meno angusto, decorato in più tempi dalla pietà 
dei fedeli, mantenne fino al 1766 il titolo del 
B. Salvatore da Orta, fulgidissima stella dell’Or- 
dine minoritico. E finchè stette sotto quella invo¬ 
cazione non gli mancarono solennità di culto e 
memorie degne di registrarsi nella storia. Nel 
1625, sovrastando a Genova il flagello delle ar 
mi di Savoia collegate con Francia, tra gli altri 
mezzi che si tentarono ad implorare il divino 
aiuto usci decreto dal Senato, che si votasse a 
quest’ ara una messa per ciascun sabato, s’ ad¬ 
ornasse di un ricco pallio, e si provvedesse di 
cere pel valsente di centocinquanta lire *. Quanto 
alle sue opere d’arte, è probabile che la tavola 
del Beato operante miracoli, lavoro di Domenico 
Il Decreto è in atti del Segretario G. B. Panesio ed ha 
la data del 20 marzo 1625.
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer