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GIORNATA
e l’occhio e il pensiero, o all’Eterno Padre che
dall’alto sovra schiera di graziosi angioletti be¬
nedice al virgineo parto. E insomma un idilio
religioso, se una volta sola può questo argo-
mento celare la severa sua grandezza sotto il
velo delle grazie; e a ciò forse mirava Luca,
o paion dirlo almeno le tinte leggere e gaie,
l’ameno paese, il pennello tenero e diligente,
come s’usa in dipinto onde altamente sia com¬
mosso l’animo dell’artista.
Mi si perdoni questa prolissità; m è facile
il compensarla nel quadro di S. Francesco di
Sales, che seguita sul quarto altare. L’autore
Francesco Campora, ha quivi studiato più che
mai di contraffare il Solimene; ma chi può arre
starsi a questo volgo di quadri dopo que’ tipi di
gentilezza?
Una bella tavola col mistero dell’ Ascensione
traslocata, non ha guari, sulla vicina parete dal
primo altare a sinistra, ci trattiene a lungo esa
me. Divenne preziosa nella comune opinione
dopo l’infausto onore che le resero i francesi
col recarla a Parigi nel 1814; e par certo che
per l’innanzi fosse o negletta o mal nota, poi
chè niuna guida la registrò ne’ propri elenchi.
Dopo quell’ epoca s’intese ad esagerarne il me-
rito con opposto errore ; nè mancò chi ne am¬
plificasse i pregi collo specioso nome del Becca-
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