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SESTA
avea scelto dall' infanzia ; piacemi seguirla a Ro¬
ma per dove s'incamminò finalmente col per¬
messo del confessore e del vicario generale.
Fidatasi al mare toccò di volo Sestri e Via¬
reggio; poi dentro terra per Pisa, Siena e Vi¬
terbo raggiunse la capitale del mondo cattolico.
Quivi trovo adito alla principessa Piombini, per
cui mezzo il memoriale di fondazione fu sotto-
posto alla sapienza di Benedetto xiv, e da lui
rimesso all’ esame del P. Mario Maccabei barna¬
bita suo confessore. Dopo molte indagini e molti
esperimenti per tastare la virtù e la costanza
della serva di Dio, le furono consegnati i brevi
d’approvazione dal detto P. Maccabei a’ 7 feb¬
braio del 1744 nella sacristia di S. Carlo a' Ca¬
tinari.
Tali furono le origini delle Romite, e gli atti
di santità praticati dalla fondatrice. La quale re¬
stituitasi a Genova, presentò a monsig. Dome-
nico Saporiti arcivescovo le costituzioni, assunse
il nome di suor Maria Giovanna Battista, e gua¬
dagnato l’animo del Doge Lorenzo Demari e di
altri cospicui uomini, si volse ad ordinare viem¬
meglio l'istituto, e a fabbricarsi una chiesa con
più capace chiostro. Mentre era in Roma avea
fatto rifiuto d’ un palazzo che il nobile Carlo Giu¬
stiniani le offeriva in dono sul colle di Carigna¬
no; ritornata accettò i giardini e le case ch' ei