Full text: Guida artistica per la città di genova (3)

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SESTA 
gliata ed insulsa. Con simil gusto colori il Gui¬ 
dobono la gran volta della chiesa in quel tratto 
che stendesi a tergo dell' altar maggiore, figu¬ 
randovi la risurrezione di Cristo; ma la lonta¬ 
nanza e l’altezza di quel luogo vietato al pub¬ 
blico non ci permetterebbe il discendere ad altri 
esami. Oye cessa il suo affresco esce in campo 
Gregorio Defferrari, che istoriò nel volto sovra¬ 
stante a chi guarda il presbiterio l'assunzione di 
Maria: vastissimo spazio, che sol riempiuto con 
senno darebbe prova di genio immaginoso e fe¬ 
condo. E computata fra i migliori suoi frutti, e 
il debbe specialmente a quelle artificiose degra¬ 
dazioni di luce, a quel vaporoso, a quell' ener¬ 
gico che trae l’occhio e l’abbaglia, dirò cosi, per 
chè non divaghi in cerca de' difetti. Con quel 
che dispose ne' lati, cioè al disopra del fregio, è 
completa l'istoria. Vhan gli apostoli in atto di 
ammirazione, figure che portano in ogni tratto 
i caratteri dello scorretto, ma pur si vivide nel¬ 
l’impasto e tanto succose e brillanti, che paiono 
attestarci la virilità di Gregorio. Il vedere cosi 
dappresso due studiosi della scuola correggesca 
ci porge un curioso documento del come nel¬ 
l’arte si vegga con diversi occhi; l' uno fredda¬ 
mente vi cerca le grazie, l'altro vuol rapirne 
l’energia che tutto ardisce, e poco teme di riu¬ 
scir licenzioso purchè giunga a ritrarre almeno
	        
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