Full text: Guida artistica per la città di genova (3)

GIORNATA 
821 
la chiesa priorale di S. Martino fu ceduta per 
atto rogato da Pietro Vernazza nel 1489 a 14 
d’agosto a’ frati Silvestro da Cremona guardiano 
e commissario, ed Isaia di Varesio, observantiae 
sancti Francisci sub nomine beati Amadei per 
aumento del divin culto, insieme alla casa e 
terra attigue, la cura delle quali era affidata in 
quel tempo al P. Gregorio Verzura claustrale di 
santo Stefano e designato priore della chiesa me 
desima. Leggo che l'Abate commendatario in un 
co’ monaci Benedittini imponean l’obbligo a due 
Amadeiti d’alzare a proprie spese o dentro o 
fuori della chiesa una cappella in cui si perpe¬ 
tuasse il titolo di S. Martino de Via, e che ad 
essa venissero assegnati tutti i redditi, frutti e 
proventi de’ beni pertinenti alla chiesa, e a sem- 
plice richiesta dell’ abate e de monaci comprar 
di tai fondi tanti luoghi in S. Giorgio che ba¬ 
stassero alla rendita annuale di lire dodici di 
genovini in numerato. E finalmente in quest' at¬ 
to, disteso nel 1497 nella sacristia di S. Mar- 
tino dal notaro apostolico D. Urbano Granello, 
leggo, che quindici Amadeiti (la maggior parte 
lombardi) riconoscevano e confessavano la ve¬ 
rità delle circostanze suddette. 
Ma, entrati appena i riformati del B. Ama- 
deo, chiesero a Papa Innocenzo VIII la facoltà 
di sopprimere il vecchio titolo e la qualità di
	        
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