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SESTA
Nel terzo G. C. che ragiona ad Anania come dice
lo scritto:
AroUevoς o Kuptos IHZOYZ XPIZTOZ.
Nel quarto si vede Anania che riceve da Cristo
il Sudario impresso delle sembianze di lui, e la
lettera da presentare ad Abgaro:
o Kuptog ró navdnatov nai riv entçoli» ro Avana didoi.
Il quinto ci fa vedere Anania che consegna il
Sudario e la lettera ad Abgaro:
o Avaviag ro pavOnoy rai rv eno
co Avyapo dixxopiev.
Nel sesto Abgaro atterrato l’idolo, alza l’ima-
gine del Signore :
Ayzpog ro o rarvoa cinva dvicrt ro xuptév.
Nel settimo il Vescovo, scoperta la tegola, con¬
templa il Sudario:
o EniGzono« anoxaAUaę t rou xepaniov
ro pavnov àrevihet.
Nell’ ottavo è il Vescovo che scuopre il Sudario
per la tegola in cui era l'imagine:
Arczavis rò pavnatov dia rahdigoù rov repandiov
uovrog rov étxovz.
Nel nono s’ allude a’ Persiani incendiati mentre
il Vescovo versa l’ olio nel fuoco:
sTo, r at r pl etye ro
Hlépgag xavézavve.
Nel decimo ed ultimo è il miracolo dell’ ossesso
risanato sulla piazza di Costantinopoli: