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GIORNATA
fatti generosi, la quale sopravvive agl'insulti
dei tempi e dell'ingiustizia. E spenta l’imagine
del Fiesco; ma la grandezza del nome e il ri¬
cordo della sua carità rinacquero più vivi dal
barbaro scherno.
Dovendo io dire come le intenzioni di quel
magnanimo trovassero emulazione in coloro che
intesero ad eseguirle, ed intendono a mante¬
nerle in vigore, non posso ricusarmi ad accen¬
nare con quanto posso di brevità l’interna eco¬
nomia dello stabilimento e la savia distribuzione
dell’edifizio, il quale, ove si guardi a’ bisogni
a cui fu destinato, può meritare un bel nome
tra le opere della moderna architettura. Una la¬
pide murata all' un fianco dell'ingresso, ci dà
quanto alla prima, come in compendio, gli or¬
dinamenti del fondatore testè riferiti — Dome¬
nico Fiesco figlio di Nicolò figlio di Ugone son¬
dava istituiva suo erede universale questo Con¬
servatorio sacro al ricovero allo ammaestramento
gratuito delle zitelle sue concittadine povere or¬
fane abbandonate onde poi volontarie ridonarle
alla società sedeli alla Religione, care alla in-
dustria, di esempio alle loro uquali. L'istruzio-
ne consiste ne' rudimenti delle lettere e dell' a¬
ritmetica, e ne' lavori di biancheria, come do¬
manda la qualità del sesso. Quando la profferta
d’uno stato guidi a nozze alcuna delle fanciulle