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Lanfranco, e Guglielmo Cibo, i quali
anche donarono il sito. Della sua an-
tichitâ si può argomentare dalla go¬
tica facciata ornata però di belli mar¬
mi, e dall’ interna sua forma vaga per
altro, e in tre spaziose navi distribuita,
essendo lunga 300. palmi, e larga 100.,
senza lo sfondo delle cappelle. Le ta-
vole, che l’adornano meritano qual-
che osservazione, e per vederle con
alcun ordine, la prima a destra di San
Girolamo è di Bernardo Castello; l’al-
tra che segue con la B. Vergine , e varj
Santi si può dire che fosse, ma non
già che sia di Perin del Vaga, perchè
molto rovinata dal tempo; e quella di
S. Cattarina tra le ruote è d’Andrea
Semino. La cappella de’Spinoli ben
architettata in marmo ha una tavola col
Presepe dello stesso Semino, ed un de-
posito in marmo d'Andrea Spinola colla
sua figura giacente su di un’ urna, ed una
Vergine al di sopra col Putto, scol-
tura