Full text: Dell'istorie di Genova. Di Mons. Uberto Foglietta patrizio genovese. Tradotte per M. Francesco Serdonati cittadino fiorentino

Libro Vndecimo. 
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barda prendessero l'arme, es'accoſtassero alla fortezza per accompa¬ 
gnarsi seco all'uſcire; e Prospero, e Capitani della liberta intese queste 
coſe diliberarono di combattere, e opporsi a Fregosi come venissero ad 
assalirgli. Onde si fortificarono con mettere nel palagio alcune elette 
compagnie di soldati, e d'altra parte gran parte di seguaci de Fregosi, si 
ritirò nelle caſe de Fregosi nel borgo di San Tommaſo moltoampie, e 
capaci di qual si voglia gran moltitudine, e Prospero oppose loro Ago¬ 
ſtino, e Giouanni Adorni suoi fratelli con vna eletta compagnia di sol¬ 
dati nella piazza del Foſſatello (queſto è nome di luogo) e pose per soc¬ 
corso Ruberto, e Gian Luigi Fieschi, che Obietto haueua preso a difen¬ 
dere la parte oppoſta della città, e a prouuedere, che non nascesse verun 
tumulto nel borgo di S. Stefano; e coſi l'una, e l'altra parte ſtaua con gli 
animi sospeſi aſpettando il tiro dell'artiglierie, e come finalmente lo sen¬ 
tirono quelli, che erano nelle caſe de Fregosi saltarono fuori di subito, e 
gridando ad alta voce Fregosi, Fregosi, corserò a gran passo contra nimi¬ 
ci, e Agostino, e Giouanni Adornis opposero loro arditamente, e subito 
s'appiccò fra loro vna crudel battaglia nella via, che è in mezzo alla por 
ta del murò di dentro chiamata delle Vacche, e la piazza del Foſſatello, 
e alla fine la parte de Fregosi fù ributtata. Si combattè ancora nella lar¬ 
ga piazza; che è sotto le mura vecchie, e quiui ancora la fazzione de gli 
Adorni n'andò col meglio. Ma Obietto nello stesso ardore di combat¬ 
tere corrotto da Battista col prezzo di ſei mila ſcudi, tradi vituperoſa¬ 
mente Proſpero; e Giouanni d'Oria fù mezzano, e capo è inuentore di 
questo consiglio, che due mila gliene furono contati di presente, e Obiet¬ 
to promise di fare ogn'opera con gli huomini della sua fazzione, che Bat 
tista fosse creato Doge di Genoua, le quali cose furono fatte con saputa 
dell'ambasciadore del Re di Napoli; onde auuenne, che Prospero veden- 
dosi abbandonato da tutti, perche i Fregosi scorreuano liberamente per 
la città, s'uſci del palagio, e andando verso le parti marittime della cit¬ 
tà con gran fatica scampò montando sopra le galee del Re; perche fù se¬ 
guitato da nimici, e da coloro, che haueuano da lui riceuuto alcuno ol¬ 
traggio , e l'incalzarono, egli trassero de sassi, ed egli non hebbe alcuna 
altra via di ſottrarsi dal incitato lor furore, che di saltare cosi vestito, co¬ 
me era in mare. Ma Battista congiuntosi con Obietto, non entrò di su¬ 
bito nel palagio; ma ſi ritirò nelle caſe de Centurioni, e dichiarato Do¬ 
ge di Genoua da tuttol consiglio della città, entrò nel palagio armato, e 
quiui fù ſalutato Doge da tutti, e di nuouo ſe ne ritornò nelle caſe de 
Centurioni. Ragunato poi il Senato, e dugento de principali cittadi¬ 
ni fù propoſto di creare vn magiſtrato di balia d'otto cittadini, che fos¬ 
ſe libero dalle leggi con autorità aſsoluta in tutte le coſe, che aſſiſteſ¬ 
ſe a Battiſta nel gouerno della Republica. Ma Bendinello Sauli huo¬ 
mo di gran richezze, e di molto maggiore autorità, si dice hauere di¬ 
„ſputato contra tale propoſta in questa maniera. Tutti gli huomi¬¬ 
„ni, o padri, che consultano delle coſe publiche, e importanti deono 
„non solamente ragguardare il tempo presente; ma molto più antiuedere 
„l'auuenire, e non metter mai innanzi al bene perpetuo veruna quanto si 
„uogli grande apparenza di presente vtilità. Io potrei addurre gran co¬ 
LL 
pia
	        
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