Libro Primo.
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gire. Come il Consolo fù fuori del paese nimico, accioche non si vedesse
quanto le genti fossero diminuite, arriuato ne luoghi amici licenziò l'eser¬
cito tuttauia non potè scancellare la fama della sconfitta: percioche la
ſelua , e'l paſſo, donde i Liguri l'haueuan cacciato , e posto in fugà fù poi
chiamato Marzio. L'anno seguente ancora hebbero i Romani da trauaglia
re; percioche amendue i Consoli Appio Claudio Pulcro , e M. Sempronio
Tuditano condussero l'esercito nella Liguria. Sempronio partito di Pisa
contra Liguri Apuani con dare il guasto al paese, e mettere à fuoco le ville,
e le caſtella loro, apri i passi insino al fiume Magra , e al porto di Luni .
Inimici occuparono il monte antica ſtanza de' loro maggiori, e Romani
superata l'aſprezza de luoghi gli vinsero in battaglia, e gli cacciarono an¬
che quindi ; e Appio Claudio guerreggiando contra Liguri d'Albenga pa-
reggiò con alcune felici battaglie la felicità , e la virtù del collega, e di più
espugnò ſei lor terre , e in esse prese molte migliaia di nimici , e tronco la
testa a quarantatre personaggi , che erano stati motori , e capi della guer-
ra. Segue l'anno , che furon Consoli Gn. Bebio Panfilo , e L. Emilio Pao-
lo, nel quale a' consoli non fù assegnata altra prouincia , che la Liguria;
che quei popoli erano di cosi feroce natura , che niuna auuersità poteua do
margli , e fare che si piegassero a stare in pace, e soggezzione. Percioche
Q. Fabio Consolo dell'anno passato haueua scritto di Liguria, che gli
Apuani trattauano di ribellarsi , e che era pericolo , che non corressero a
predare nel paese di Pisa ; e per questo piacque al Senato , che si scriuesse-
ro nuoui eserciti, e furono mandate contra Liguri quattro legioni, e in
ciascuna di esse erano cinquemila dugento fanti, e trecento caualli, e a
queste furono aggiunti quindicimila fanti, e ottocento caualli del nome
Latino. Andarono adunque contra Liguri , che in quel tempo questa sola
era prouincia consolare , amendue i Consoli , e perche combatterono qui-
ui felicemente furono fatte processioni per vn giorno. Circa dumila Ligu¬
ri vennero in sino a gli vltimi confini della prouincia di Gallia, doue era
alloggiato Marcello, pregando d'esser riceuuti in fede. Marcello com-
mandò loro , che aspettassero nel medesimo luogo , e scrisse al Senato, ricer
cando, che douesse fare. Il Senato commandò a M. Ogulniio Pretore, che
riscriueſſe a Marcello , che ragion voleua , che più tosto i Consoli , nel cui
gouerno era la prouincia, che egli ordinasse quello, che fosse spediente
alla republica. Oltre a queſto, che non gli pia ceua , che i Liguri fossero
riceuuti per arreſi, e poi ſpogliati dell'armi; talche il Senato giudicaua
coſa conueneuole, che fossero mandati a' Consoli. L'anno seguente es-
sendo Consoli P. Cornelio Cetego, e Marco Bebio Panfilo i Marsiliesi
auuisarono, che i Liguri andauano predando, e rubbando i luoghi marit¬
timi; per le quali cose fù ordinato, che l'vno de duoi proueditori delle
cose nauali andaſſe con dieci naui a difesa della marina dal capo di Miner
ua fino a Marſilia. Ma L. Emilio Paolo Consolo dell'anno paſſato, essen¬
dogli prolungato il gouerno, nel principio della primauera menò l'eserci¬
to tra Liguri d'Albenga. Subito che egli s'attendò dentro a confini de' ni¬
mici vennero a lui ambasciadori sotto ſpezie di chiedere la pace a ſpiare
le cose dell'esercitò ; e perche Paolo disse , che non era per trattare di pace,
ſe non ſi rendeuano liberamente, essi non tanto ricusauano ciò fare, quan¬