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rito d'adulazione. I dipinti, che non accoppiano
alle invenzioni e ai metodi del Buonarroti quel
franco disegno, e quello sprezzo delle parti ac¬
cessorie che il caratterizza, soglionsi ascrivere
ai discepoli , e specialmente ad un Marcello Ve¬
nusti, che giunse a contraffarne lo stile, ben¬
chè il tradisca la timidezza del contorno ed il
troppo lezioso dell’ esecuzione.
Nel secondo salotto è dolce il rivedere Valerio
Castello, che finse nel volto parecchie deità fa¬
volose ; Leda nel mezzo, e in altri ovali Mer¬
curio, Pallade, Venere e Diana. Questi spazi son
formati dalle prospettive del Sighizzi, alle cui
invenzioni cresce lode il bello accorgimento nel¬
l'armonizzarle all' opera del figurista, come è
l'ufficio di questa minor pittura.
I quadri disposti sulle pareti son tutti ritratti,
meno due storie del fiammingo Martin de Voss
oprapporta, la preghiera cioè ed il sogno di
Giacobbe. Di questi ritratti che spettano in gran
parte alla famiglia tre son del Wandik, l' un di
guerriero ritto sui piedi, l'altro di Filippo II
re di Spagna a cavallo, al quale è voce ne' pos
sessori che Diego Velasquez ritoccasse la testa
ed il terzo di dama seduta, figura stupenda quan¬
t'altra di lui. Lascio ch' altri giudichi di due
ritratti che diconsi e son veramente d'ignoto au¬
tore, e dico di due altri che han molto sapore