GIORNATA
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Quanto alle memorie, dovrei far cenno de' se
polcri che in questo tempio si apparecchiarono
non pochi illustri personaggi; dovrei dire di pa¬
recchie lapidi scolpite colla figura del sepolto o
sulla fine del secolo xv, o sui principii del suc¬
cessivo ; ma sarebbono parole gettate, dacchè
ne ristori fatti nella ricorrenza dell’ anno seco¬
lare, furon coperte dal nuovo pavimento, e ser
bate a descriversi da chi verrà dopo di noi, se
un giorno s’ avveri per loro quel detto: quidquid
sub terra est in apricum proferet aetas.
Da una porta ch’ è di fronte alla piazza s’ a¬
scende per maestose scale all ORATORIo DI S.
CATERINA FIESCHI ADORNO. Morta questa serafina
di carità il 14 sett. del 1510, fu adagiata la sua
spoglia entro un arca di legno, a cui si diè luogo
nella chiesa dello Spedale donde partimmo or ora.
Ma la fama de’ suoi miracoli e l'incorruttibilità
del suo corpo, e più la perenne devozione dei
fedeli che correvano a quell’ urna, fecer si, che
non istette più che diciotto mesi in luogo si mo¬
desto, e più decorosamente fu riposta in una
cassa marmorea, ove durò pel corso di qua¬
rant'anni, dopo i quali venne sostituita a quella
un’ altra urna di legno riccamente lavorata, in
cui stette il sacro corpo fino al 1737, epoca
della canonizzazione. Allora fu rinnovato il sar-
cosago, ch’ è una custodia chiusa per ogni parte