GIORNATA
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sue più brillanti, con Fausto che trova Romolo
e Remo allattati dalla lupa, e il Dio Pane con
diversi animali — Cleopatra che s’ avvelena col¬
l’aspide, d'Andrea Semino — Venere e Cu-
pido, grazioso concetto di Luca Cambiaso — la
Musica, mezza figura del Guercino da Cento,
e una tela grande, nella quale Antonio Wan-
dik compose molti ritratti di non so quale fa¬
miglia. Il Ratti la chiamò opera singolare, e
non senza ragione, poichè non ricordo altro
quadro ov’egli con egual copia od istudio adu¬
nasse figure ; ma i restauri che la copersero mo¬
dernamente han tolto quel titolo all'opera,
buona parte di decoro alla sala.
Chiude l’ordine delle stanze il Salotto d’In¬
verno, in cui si devono le prime osservazioni
a un vasto quadro di facciata rappresentante
Muzio Scevola che innanzi a Porsenna mette la
destra sugli accesi carboni ; opera del Guercino.
e se non delle più studiate, certo delle più fre-
sche e copiose che possano incontrarsi nelle col¬
lezioni private. Degli altri che gli fan corteg-
gio, la Natività di Maria, e la sua Presentazione
al Tempio sono di Luca Giordano — Rebecca
ed Eleazaro di Gioachino Assereto — due paesi
con figure ed animali di Jacopo da Ponte — un
ritratto della famiglia Pallavicini del Wandik
Agar ed Ismaele, il Sacrificio d'Abramo, e