Full text: Guida artistica per la città di genova (2,1 + 2,2)

GIORNATA 
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Risorto, e in alto parecchie storie che inutile è 
il noverare distintamente. Queste opere acces¬ 
sorie fece eseguire a due suoi nipoti che seco 
avea condotti a parte delle fatiche e de’ premii, 
per nome Angelo e Martino, provvedendoli di 
modelli o disegni. E agevolmente il discopre chi 
ha occhi in testa; poichè malgrado quel soc¬ 
corso del maestro, le plastiche della cupola dan 
nel pesante e nel goffo siffattamente, che mal si 
crederebbero del Frate le invenzioni se nol di- 
cesse l’istoria. Quelle che veggonsi sopra l’ al¬ 
tar maggiore son copie, la più parte, da Mi¬ 
chelangelo. E probabile che il Bergamasco si 
adoperasse più tardi negli stucchi della volta 
principale, i quali van lodati per certa ameni¬ 
tà; v’han figure d’angeli, e cartelle, ed ornati 
che circoscrivono gli spazi serbati agli affreschi. 
De’ quali l’ordine de’ tempi e del merito m’ in¬ 
vita a discorrere. 
Non avea Genova più dotti, nè più pronti, nè 
più graditi pittori di Luca Cambiaso e del Ber¬ 
gamasco, fatti migliori da una reciproca emula¬ 
zione, che lungi dal dividerli nelle opinioni e 
nel gusto, li spingeva sullo stesso cammino, e 
li animava a perfezionare uno stile. Questi furo¬ 
no scelti a dipingere nelle tre navi ogni spazio 
tracciato dalle cornici. Negli ovali della mez¬ 
zana espressero la vocazione di S. Matteo, e il
	        
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