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QUINTA
e s’aggiunge che vi fu sostituita per coprire il
furto più a lungo. A dir vero io non saprei se
la nuda parete, o questo dipinto si diverso nel¬
l’ argomento e nello stile potesse scoprirlo con
maggior prestezza.
La vólta del secondo Salotto ha un allusivo al
Tempo, nuova sconceria del Guidobono; ma gli
fan decoro parecchi quadri di grandi maestri,
nel numero de quali primeggia il Gesù coro¬
nato di spine dello Spagnoletto in figure al na¬
turale. Vi si legge nella parte inferiore il suo
nome, e l’orgoglio della spagnuola origine, che
anteponeva alla nazionalità italiana: Iusepe de
Ribera espanol f. 1638. Il Wandik ha quivi un
ritrattino e un Crocifisso, mutilato con grave
danno al basso, il Maratta un quadro co’ Magi
il Piola due putti, il Grechetto due mandre di
animali, il Lissandrino una scena di lazzaroni,
il Franceschini una Maddalena, e la scuola del
Cortona (se non prendo errore ) la sepoltura di
Cristo; e cosi altre scuole v’hanno altri lavori
ma di minor pregio, e perciò da intralasciarsi,
secondoché mi proposi.
Il gabinetto e la stanza che seguono ebbero
affreschi dal Boni, che nel primo rappresentò
il trionfo della Liguria, nella seconda una quasi
apoteosi alla famiglia de Mari, di cui vi si veg-
gon ritratti coloriti con bell'arte. E nel gabi¬