GIORNATA
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G. B. Carlone, e un sacrificio di D. Piola, cose
mediocri, postevi chi sa quando, nè i due qua¬
dretti del Noli me tangere, e della tentazione
di Cristo, l’ un dell' Albani, l’altro di scuola te¬
desca. Nè voglio stupire che si omettesse l’af¬
fresco ch’ è nel volto, figurante gli amori di En¬
dimione e Diana e molti accessorii all’ intorno,
opera di Domenico Parodi, in un palazzo, ove
costui fece l’ultimo sforzo d’ingegno, e dove
può disvogliar chicchessia di rivederlo in opere
di meno studio. Ma che la gentil cappelletta co¬
lorita dal valente Andrea Ansaldo s’abbando¬
nasse al reo silenzio che fa oltraggio a questo
nobil soggiorno, non so perdonarla in tanto
desiderio che abbiamo de’ dipinti di lui. lo qui
non mi lagno degli spensierati che scrivono
per inganno de’ lettori, e beon grosso; mi la¬
gno del Ratti, dell’ unico che non prendesse a
gabbo la fede pubblica. Avrà forse ignorata que¬
st’ altra pittura? Me ne richiamo a lui stesso;
il quale lesse nel Soprani, avere Gio. Andrea
dipinta una cupolina in casa del signor Tommaso
Airolo, e cosi postillò nella ristampa: « questo
« palazzo, ora de’ Sigg. Negroni in piazza Amo-
« rosa, più non conserva la sopra descritta pit¬
« tura ». S’egli avesse curato d’ascendere le
scale del palazzo innanzi d’ affermare cosi libe-
ralmente, non avrebbe taciuto nella Guida nè