Full text: Guida artistica per la città di genova (2,1 + 2,2)

QUINTA 
516 
o necessità di sterile ingegno; poichè in mezzo 
a quella esattezza di pensieri e di contorni ri¬ 
splende una esecuzione pronta, vivace e libe- 
ra, e d’ un effetto che non ti lascia andar oltre. 
Perciò con lunga osservazione suppliranno i 
lettori al difetto delle mie parole, e per deli¬ 
ziarsi in queste medaglie poco vorranno curarsi 
della sala del primo piano ove i Calvi si sfor- 
zarono di figurare il prodigio di Giosuè che ar¬ 
resta il sole. E paghi una volta di questa ve¬ 
duta non fermeranno i passi nella superiore an- 
tisala dipinta da que’ fratelli, ove però m’è duo¬ 
po il notare, che guasta fin dal seicento una 
parte del lor lavoro, fu chiamato a rifarla Gio¬ 
van Battista Carlone, che vi lasciò la storia di 
Ester al cospetto d’Assuero, e due putti che 
fiancheggiano lo stemma di Gesù sulla porta di 
ingresso. Ma nè queste, nè quattro busti in 
marmo di Francesco Schiaffino locati quivi su 
piedistalli son opere da trattenerci a lungo. 
La sala, e in gran parte le attigue stanze, deb¬ 
bono la lor bellezza a’ Vivaldi Pasqua, signori 
come dicemmo, del palazzo innanzi alla pro- 
prietà de’ Pallavicini. Le decorazioni e le linee 
della prima ideò Pietro Pellegrini, ed il Canzio 
mise suggello alla parte ornamentale co’ begli 
chiaroscuri che campeggian nello sfondo. Quel 
che v’ ha di figure dipinte, cioè le baccanti sulle
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer